Nomadìa: accettazione delle diversità

Maresa Galli

Venerdì 6 maggio 2022, al Teatro Bolivar di Napoli, nuovo evento targato Nu’Tracks, “Ugo Gangheri & Nomadìa” (open 21/ start 21,30). Il musicista napoletano, che da oltre vent’anni lavora al fianco di Giobbe Covatta, ha ideato il progetto “Nomadìa”.

Autore ed esecutore delle musiche di scena dei suoi spettacoli teatrali, collabora, nei concerti live e nelle produzioni discografiche, con un gruppo di valenti musicisti. Lo spettacolo si snoda tra ballad e folk irriverente che intreccia tradizione e world music, denuncia sociale, impegno e poesia, con testi forti raccontati in acustica. Artista di lungo corso, Ugo Gangheri, attivo dagli anni ’70, si esprime con eleganza nella forma canzone, ora strumentale, ora voce e corde, autentico songwriter.

Lo accompagnano nel bel viaggio sonoro Antonella Maisto, voce e percussioni, Giosi Cincotti, pianoforte e fisarmonica, Umberto Maisto, corde, Pasquale Ziccardi, basso, Carlo di Gennaro, tamburi. “Nomadìa – rivela Gangheri – è l’affermazione dinamica di un percorso interiore, è l’interazione che collega i portatori di pace delle coscienze collettive, è accettazione delle diversità in comunione con il tutt’uno. Nomadi alla larga da stereotipi massificanti”.

Il cuore va dove vuole e il viaggio è dolce sulle note di musica ispirata che ha triturato la lezione dei grandi, da Hendrix a Dylan, da Zappa a Stevens, dai Clash a Costello raccontando storie nuove ed emozionanti.

 

 

 

 

 

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