Cantina di San Domenico, stagione 2016

Redazione

Patrizia Di Martino
Patrizia Di Martino

La Cantina di San Domenico, il teatro più piccolo di Napoli con i suoi 38 posti (in Vico Pallonetto a Santa Chiara 15), prosegue l’attività sperimentata a novembre scorso, con una vera e propria stagione dedicata alla convergenza fra le arti performative: musica, teatro, danza, pittura e artigianato, con la consulenza artistica di Patrizia Di Martino e Giorgia Palombi. Oltre la linea 2016 si apre il 2 febbraio e si concluderà a maggio.

Il laboratorio il Cantuccio della Ceramica, proprio dietro la Cantina, offrirà il suo spazio come foyer distaccato, dove durante l’attesa sarà offerto agli ospiti vino di case di produzione del Sud e Centro Italia.

Questo il cartellone:

Febbraio, dal 2 al 5 (dal 9 all’11, dal 16 al 18 e dal 23 al 25) – Sotto ‘a muntagna, spettacolo di Camillo De Felice e Luca Cioffi (tamburi del mondo), dedicato alla tradizione dei cunti e dei canti all’ombra del Vesuvio, tra sacro e profano.

Dal 12 al 14 febbraio – Cinzia Mirabella, con Sebben che siam donne, carrellata di personaggi femminili della tradizione letteraria antica a contemporanea.

Dal 19 al 21 febbraio – Tina Femiano con In nome della madredi Erri De Luca, diretta da Riccardo De Luca, un altro punto di vista per la storia della sacra famiglia.

Dal 26 al 28 febbraio – Napoleide, con Camillo De Felice (voce e tammorre), Elia Ciricillo (chitarra e voce), Daniele Mattei (chitarra).

Marzo – Cristina Messere in Hìsteria Opera (o della lingua sciolta), atto performativo su musica, indagine nella forza prorompente della femminilità creatrice.

Dal 18 al 20 marzo – Pecore elettrichedi Claudio Badii, con Patrizia Eger, per la regia di Massimo Finelli e della stessa Eger. Un’indagine sull’intelligenza artificiale.

4, 5 e 6 /15 e 16 marzo – Giorgia Palombi con Orse minori, un progetto dedicato alla poesia femminile.

Dal 15 al 17 marzo – Alina Narciso presenta Metec Alegre, una conferenza-spettacolo sulla scrittura della differenza nella drammaturgia, accompagnata dalle musiche da vivo di Valerio Virzo.

Aprile, dal 5 al 7 (dal 12 al 14/dal 19 al 22 e dal 26 aprile al 1 maggio) – Fine della storiadi e con Pasquale Lanzillotti, sulla pittura di Michelangelo.

Dall’8 al 10 aprile – Come la terra e l’albero, scritto e diretto da Rosalia Cuciniello.

Maggio dal 5 all’8 (26 e 27) – Edith, spettacolo-concerto di Patrizia Di Martino, dedicato alla Piaf.

Dal 13 al 15 maggio, Enzo Attanasio nel poemetto di Eduardo De Filippo, Baccalà, la storia di un folle, ma con un grande cuore, a cui la guerra ha portato via tutto, musiche di Marco Zurzolo.

Dal 20 al 22 maggio – Mattia Preti contro la peste, un viaggio tra le tele del pittore del ‘600 nel libero adattamento di Vittorio Sgarbi.

Tutti i martedì e i mercoledì sera di maggio saranno dedicati alla danza emergente.

 

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