“Ho la fortuna di avere al mio fianco Angela Pagano, grande amica e grandissima attrice”. Carlo Giuffré arriva a Napoli con I casi sono due, commedia di Armando Curcio, ripresa dopo quasi trent’ anni.
“La rimetto in scena – spiega l’attore e regista partenopeo – perché all’epoca piacque molto ai critici e al pubblico e sono certo che piacerà anche questa volta; ho dei bravi attori accanto a me”. Tra gli altri, Ernesto Lama nei panni del figlio ritrovato.
Lo spettacolo sarà in scena dal 24 febbraio al 14 marzo al teatro Diana di Napoli, prodotto come allora dagli stessi Mirra.
Questo è il terzo testo del commediografo napoletano che Giuffré, interprete storico del teatro di Eduardo, porta in scena. “Piacque molto anche a Fellini – ricorda – che lo venne a vedere ben tre volte, elogiandolo”.
Si tratta di una divertente commedia degli equivoci, am-bientata negli anni Quaranta.
Il vecchio barone Ottavio Del Duca, non avendo avuto eredi dalla moglie, decide di cercare un figlio illegittimo avuto in gioventù trent’anni prima. Grazie all’aiuto di un improbabile investigatore, riesce a trovarlo, guarda caso, proprio in casa sua, dove lavora come cuoco: si tratta di Gaetano Esposito, bugiardo matricolato e furbone patentato che viene improvvisamente elevato al rango di baronetto.
Le scene sono di Enzo Terlizzi, le musiche di Francesco Giuffré sul repertorio di Bixio, da Torna piccina mia a Vivere a La canzone dell’amore a Parlami D’Amore Mariù.
antea principe
