Dall’ Ischia Film Festival

Redazione

Un’edizione particolare questa del 2021 per l’Ischia Film Festival (26 giugno-3 luglio) e significativa di un lento “ritorno” alla normalità, a causa dell’emergenza sanitaria che ha scosso l’Italia e il mondo. Incontri e proiezioni dei film hanno infatti avuto sempre la presenza del pubblico, finalmente di nuovo anima di un festival cinematografico, nonostante sia stato possibile accedere anche online tramite una piattaforma appositamente realizzata (ischiafilmfestivalonline.it).

Di grande rilievo i nomi degli ospiti del ciclo “Parliamo di cinema”, a testimonianza della caratura e del prestigio della kermesse: il 27 giugno è stata premiata Barbara Bouchet con l’Ischia film award 2021; il 28 è stato il turno di Allan Starski, grandissimo scenografo polacco e premio Oscar nel 1994 per la scenografia di “Schindler’s list”, a cui è stato consegnato il premio alla carriera dell’Ischia film festival; premio vinto anche da Oliver Stone, ospite del 30 giugno. La leggenda del cinema statunitense e mondiale ha visto seduto tra il pubblico il suo film del 1999 “Ogni maledetta domenica”, e ha poi raccontato sé stesso e la sua carriera, confessando anche di aver desiderato girare un film in Italia, senza averne però mai avuta la possibilità. Infine il maestro russo Aleksandr Sokurov è stato ospite dell’isola il 2 luglio, giorno in cui è stato mostrato “Arca russa”, capolavoro del regista, che ha poi affermato di aver intenzione di girare un film sulla Divina Commedia.

Qualitativamente di alto livello anche la scelta delle pellicole in concorso, premiate il 3 luglio, nell’ultimo giorno della manifestazione. Nella selezione ufficiale il film premiato come miglior lungometraggio è stato “Mr. Motor”, debutto alla regia della regista cinese Hehe Mi. L’opera racconta la storia di Ma Da, un ragazzo che realizza il suo sogno di insegnare. Nella sua permanenza nel villaggio dove lavora, però, si renderà conto delle gravi carenze scolastiche ed educative delle aree rurali del suo paese. Il premio alla miglior regia è stato poi consegnato a Roy Krispel per il suo “Abu Omar”, pellicola sul tentativo di attraversare il confine israeliano del protagonista Salah.

Il regista Oliver Stone

Per la sezione “Location Negata”, sul cinema di denuncia, è stato premiato come miglior film “Admiral Tchumakov” di Laurier Fourniau e Arnaud Alberola, mentre nella competizione tra i cortometraggi ad aggiudicarsi il riconoscimento più ambito è stato “El silencio del rio” di Francesco Canepa.

Infine, nella sezione “Scenari campani”, dedicata a pellicole girate prevalentemente in location campane, si è visto il trionfo di “Le conseguenze dell’attore – Il piccolo Michele Esposito” di Daniele Chiariello e Pierfrancesco Cantarella.

Un’edizione quindi che ha messo Ischia al centro, con grandi ospiti, ma anche film provenienti da tutto il mondo e da culture diverse.

 Angelo Matteo

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