E’ rock la sacerdotessa nella basilica

Anita B.Monti

Patti Smith
Patti Smith

Si avvicina l’incontro con Patti Smith che sarà a Napoli l’8 dicembre, quando si esibirà al Duel Beat con un progetto acustico, e il 9 dicembre in una location d’eccezione, la Basilica di San Giovanni Maggiore.

L’antico santuario non è nuovo a ospitare musica di grande spessore e contenuto, ma per la prima volta accoglie la cantante e poetessa statunitense che è stata tra le grandi protagoniste del rock degli anni ’70. In oltre quarant’anni di attività, ha attraversato il punk ed il rock, analizzato il mondo attraverso la musica, la fotografia, la poesia, i romanzi, la pittura e la scultura. Amata, discussa, influente, coerente, idealista, è un vero e proprio mito per tutte le generazioni.

Il grande carisma interpretativo e la suggestiva potenza delle sue liriche le hanno fatto guadagnare il soprannome di ”sacerdotessa del rock” e oggi presenta al suo pubblico di eterni appassionati The (Patti) Smiths con una formazione speciale. Suoneranno con lei e l’accompagneranno il figlio Jackson alla chitarra e la figlia Jesse Paris al pianoforte con la partecipazione di Tony Shanahan al basso. La rock star rivisiterà i suoi brani più celebri per una serata indimenticabile nell’atmosfera solenne ed evocativa di una delle chiese più importanti della città partenopea.

 

LA CHIESA

La basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli
La basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli

La Basilica di San Giovanni Maggiore è uno degli edifici religiosi più antichi della città, sorto su un tempio pre-cristiano. Dopo oltre quarant’anni di chiusura è stata restituita al culto e alla città nel 2011, quando il Cardinale Crescenzio Sepe l’ha affidata alla Fondazione dell’Ordine degli ingegneri di Napoli, presieduta da Luigi Vinci. La Fondazione – in sintonia con le indicazioni della Curia – ha inteso fare della Basilica un centro propulsore per la rinascita del Centro antico di Napoli, promuovendo iniziative artistiche, culturali e di servizio per le fasce sociali più svantaggiate. In quest’ottica si inserisce la partnership della Fondazione dell’Ordine degli ingegneri con gli organizzatori del concerto di Patti Smith, che prevede anche la devoluzione di parte dell’incasso a iniziative benefiche promosse dalla Comunità di Sant’Egidio, tra cui i progetto “Diritto alla scuola, diritto al futuro”, percorsi di integrazione scolastica rivolti a minori Rom.

 

LA POLEMICA

L’evento ha però scatenato polemiche e dichiarazioni da parte del Comitato di Portosalvo, pubblicate sulla stampa nei giorni scorsi (“incresciosa situazione”). La risposta degli organizzatori è stata immediata: “Il concerto di Patti Smith, programmato nella Basilica di San Giovanni Maggiore, non può essere definito ‘blasfemo’. – ribadiscono, in una nota congiunta, l’organizzatore del concerto Sigfrido Caccese e il presidente della Fondazione dell’Ordine ingegneri Napoli, Luigi Vinci, che si è occupato del restauro del luogo – Si tratta invece di un evento artistico e di rilevanza sociale in piena sintonia con le altre iniziative organizzate negli edifici di culto”.

E in una sua celebre canzone l’artista dice “Per me la musica è una riconciliazione con Dio”.

Per info: www.pattismisth.net <http://www.pattismisth.net>

 

Patti Smith:

Patti Smith con Papa Francesco
Patti Smith con Papa Francesco

 

“La mia politica sulle esibizioni nelle Chiese è sempre stata di estremo rispetto e mai canterei o pronuncerei parole che suonassero offensive a chicchessia. La preziosità del luogo di culto, consacrato o sconsacrato, cattolico, protestante, o di qualsiasi altra religione o credo, mi è molto cara e per me esibirmi con la mia famiglia in una Basilica è un onore e un piacere di una valenza incalcolabili.

Il periodo natalizio rende l’occasione ancora più importante e unica, per il messaggio di amore reciproco che la nascita di Gesù diffonde. Tutto questo deriva dalla mia coscienza e da un mio pensiero maturato da decenni e non certamente dettato dalla pressione delle ultime polemiche di cui sono stata messa al corrente.

Non avrei mai immaginato che cantare in Chiesa potesse essere un problema o una fonte di preoccupazione e voglio rassicurare tutti che sarà un momento di gioia nostra e vostra, mia come madre e cantante, dei miei figli e sono certa di tutte le famiglie che vorranno venire ed unirsi a noi”.

 

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