Incontri in jazz alla Casa del Mandolino

Maresa Galli

Proseguono gli appuntamenti alla Casa del Mandolino Napoletano (piazzetta Museo Filangieri 249 – Napoli), scuola di musica, sala da concerto, luogo di studio del prezioso strumento, che si avvale della direzione artistica di Adolfo Tronco e di Liliana Mastropaolo, pubbliche relazioni. Luogo intimo e accogliente, presenta un ampio ventaglio di offerta musicale, dalla classica al flamenco, dalla canzone napoletana al jazz. La domenica mattina è dedicata agli “Incontri in…jazz”, alle ore 12, rassegna a cura della pianista e compositrice Mariella Pandolfi.

La pianista Mariella Pandolfi

Domenica 26 marzo Pandolfi ha proposto “Jazz e Bach…si può fare?”, concerto in trio con Massimo Mercogliano al basso e Ciro Troise alla batteria. Mariella Pandolfi esegue pagine tratte dal suo lavoro discografico “Bye Bach Blues”: “Sei ottavi”, “L’incontro”, “Ciaccona”, inframmezzati da preludi di Bach, il primo grande, geniale improvvisatore, jazzista ante litteram che dosava rigore formale e grande libertà improvvisativa e compositiva. Bach, avanti sui tempi, genio assoluto, vanta una modernità fuori dal comune, ancora oggi fonte d’ispirazione per i jazzisti. Pandolfi da sempre “legge” la meravigliosa musica di Bach come una partitura jazz e al celebre compositore ha dedicato il suo elegante album e tanti live. Grande interplay con Mercogliano e Troise nel bel concerto alla Casa del Mandolino, tra preludi, variazioni, rondò, fughe, assolo e improvvisazioni, “Toccata e fuga in Re minore” di Bach, “In prestito da Bach”, di Pandolfi, e una originale versione dello standard “Les feuilles mortes”, prima dei richiesti bis. Come insegna il celebre compositore tedesco, il jazz è la felice fusione di rigore e libertà creativa. Ben lo sa il Trio che ha triturato la lezione dei maestri guardando al futuro con composizioni originali che fondono armonie jazz e musica classica.

 

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