Il Teatro Troisi di Napoli cambia direttore e riapre i battenti. In cabina di regia c’è Diego Sanchez. “Ho realizzato un sogno – dice – Ringrazio i titolari che hanno creduto in me”.
Dieci spettacoli in abbonamento, nello stile della comicità e della tradizione, altre quattro messinscene, concerti da definire, un festival per i nuovi cabarettisti, diretto da Lucio Ciotola, mattinate domenicali per i bambini. Spirito di comunanza ed entusiasmo tra gli artisti, capeggiati da Giacomo Rizzo, maestro e mentore di Sanchez, che tra ricordi e interventi collabora a presentare il programma. “Ricordo quando all’età di diciannove anni ho trovato tante porte chiuse. Vorrei dare un’opportunità ai giovani talenti, – dice il neodirettore – e offrire un luogo di aggregazione ai ragazzi della Zona Flegrea, che potrebbero preferire il teatro alla strada”.
L‘inaugurazione della stagione il 23 ottobre è affidata a Gigi Savoia, in scena con Renato De Rienzo e Pippo Cangiano in “Napoletani a Mosca”, due atti unici comici di Cechov ed Eduardo. Il 13 novembre Diego Sanchez dirige la storica band Il Giardino dei Semplici e un folto gruppo di attori, nel musical “M’innamorai”, una storia romantica sottolineata dai successi discografici degli Anni ‘60 e ‘70. Risate ‘tradizionali’ dal 27 novembre con “Ce pensa mammà” che vede protagonisti Antonella Morea e Oscarino Di Maio. A Natale arriva Simone Schettino con “Se tocco il fondo… sfondo! Il massacro mediatico di Napoli in televisione”.
Il 2016 si apre con “Low costa” di e con Antonello Costa (6 gennaio). Spezza il filo comico “Filumena Marturano” (22 gennaio) con Gloriana e Nello Mascia, che la dirige. “E’ un ruolo paragonabile a Medea e a Madre Courage, – dice il regista – Ho rispettato l’originale ma ho seguito le suggestioni e le emozioni del nostro contemporaneo”. Dal canto suo, la cantante, che di tanto in tanto si cala nella prosa, invita tutte le donne “a venire a confrontarsi con questo grande personaggio”.
E si torna a ridere dal 12 febbraio quando un altro Di Maio, Oscar, metterà in scena “Arezzo 29… in tre minuti” dello zio Gaetano. Il 26 febbraio “il cinico” Fabio Bresca propone “Tanta miseria… e poca nobiltà”. “Ho osato riscrivere Scarpetta”, ha detto il regista che sarà Luisella, con una compagnia di soli maschi. A marzo la sceneggiata di Antonio Ottaiano “’E figlie so piezze ‘e core”. La chiusura (dal 15 aprile 2016) con “W le donne”, varietà con Giacomo Rizzo e Diego Sanchez. Travestimenti, sketch, canzoni d’amore e macchiette con coreografie.
Fuori abbonamento: “Lo sposalizio” con Enzo Arciè (dal 4 dicembre), “On Broadway” con Carmine De Luca e Salvatore Catanese (dall’11 marzo), “Noi… Taranto” con Corrado Taranto (dal 22 aprile), “L’importanza di chiamarsi Ernesto… a Foria” con Peppe Maiulli e Bruno Lanza (13 maggio): “una fustigazione al mondo del nulla”.
L’offerta si completa con l’”Accademia di teatro napoletano e arti teatrali” diretta da Giacomo Rizzo che prenderà il via il 19 ottobre con corsi di canto, recitazione, dizione e danza. “L’ho voluta, – ha detto l’attore – perché in futuro ci siano interpreti giusti per i ruoli napoletani tradizionali. Anche nella lingua”.